15 ricette per un Anguria Party: la regina d’estate protagonista dall’antipasto al dolce (e non gettate la buccia!)
La regina dell’estate protagonista di un Anguria Party, dai finger food alle insalate, dai piatti unici al dolce, passando per bibite rinfrescanti
Ve le ricordate le diete a base di anguria che erano di gran moda qualche anno fa? Promettevano di perdere anche 5 chili in poco tempo, grazie a questo frutto buonissimo, zuccherino ma al tempo stesso ipocalorico, anzi bruciagrassi. Beh, chissà se chi l’ha provata a lungo andare ha trovato l’anguria noiosa, ma di sicuro questo frutto saporito e benefico è talmente buono che c’è chi attende l’arrivo dell’estate solo per farne scorpacciate.
Rinfrescante, buona a tutte le ore, è anche un condimento ottimo per piatti sia dolci che salati. Inoltre, il suo succo profumato può essere un ingrediente per ottimi cocktail refrigeranti e perfino la buccia può essere riutilizzata. Insomma, l’anguria, cocomero o mellone, come direbbero i siciliani, è un vero jolly dell’estate, che può essere protagonista di un Anguria Party, dai finger food alle insalate, dai piatti unici al dolce, passando per bibite rinfrescanti.
Che non si dica Citrullo!
Anche se il nome botanico è Citrullus lanatus, nel tempo l’anguria ha assunto vari nomi, perdendo questo appellativo, che ormai è rimasto solo come sinonimo di persona scarsamente intelligente. Il termine anguria viene dal greco, mentre il sinonimo cocomero è di derivazione latina (ma significava cetriolo, che poi è un parente prossimo, visto che entrambi appartengono alla famiglia delle cucurbitacee). Essendo costituito per oltre il 90% d’acqua, non stupisce che sia chiamato anche melone d’acqua (o mellone soprattutto in Sicilia), il che si ritrova nel nome francese, melon d’eau, e quello inglese, watermelon.
Bianca, gialla o rossa?
Se la buccia è generalmente verde, al massimo cambia di intensità, la polpa varia a seconda della qualità. Anche se potrebbero essere all’interno anche bianche, gialle o arancioni, va detto che da noi la più diffusa è quella rossa, con pezzature che vanno di norma dai 10 ai 20 chilogrammi. Anche la forma può variare in base alla coltivazione, sono sempre più diffuse le baby angurie, ma vengono prodotte perfino di forma cubica o piramidale. Sono forme che vengono ottenute facendo crescere il frutto in appositi recipienti.
Come scegliere l’anguria perfetta
Sempre più facilmente è possibile acquistare l’anguria già tagliata a spicchi sui banchi del mercato. Motivi di praticità: così è più facile da trasportare, ne possiamo prendere solo il quantitativo che prevediamo di mangiare in breve tempo e vedendo la polpa all’interno abbiamo anche un’idea più completa del grado di maturazione. Però spesso non sappiamo da quanto tempo è stata tagliata e l’ideale è acquistarla intera, anche per risparmiare. Per sceglierla osservate per prima cosa la buccia, che deve essere priva di segni e ammaccature; il picciolo, che deve essere secco e magari anche arricciato; infine osservate la macchia gialla, che è il punto d’appoggio del frutto, più è estesa più l’anguria è stata lasciata a sufficienza sul terreno. Anche bussare aiuta a riconoscerne la maturazione, che è sufficiente se il suono risulta sordo.
Non è mai troppa e non si butta via niente!
Anche se avete acquistato un’anguria monster, di quelle oltre i 20 chilogrammi, non abbiate paura (soprattutto se avete sufficiente spazio in freezer): l’anguria piace a tutti, può essere la protagonista di un fantastico Anguria Party, con le 15 ricette di GialloZafferano per valorizzare al meglio il vostro cocomero. Intanto, qualche trucco furbo per la conservazione: potrete preparare una buonissima confettura per conservare la dolcezza dell’anguria anche d’inverno, ma anche preparare un sorbetto, anche con gli albumi, che farà felici tutti i componenti della famiglia. E attenzione, perché nelle ricette di seguito ce ne sono anche un paio che prevedono l’uso della buccia, quindi non la buttate!