5 alimenti da mangiare crudi
Lo sapevate che certi alimenti perdono molte delle loro proprietà durante la cottura? Scopriamo insieme quali sono i 5 cibi migliori…
In molti attribuiscono al consumo quotidiano di acqua e limone al mattino un’importante azione regolatoria nei confronti dell’attività intestinale.
A onor di cronaca tale attività potrebbe essere riconducibile:
- al movimento di massa indotto dal consumo di acqua tiepida: ossia all’attivazione della peristalsi indotta dal consumo di una bevanda calda al primo mattino
- alla presenza di fibre solubili. In questo caso tuttavia sarebbe opportuno lasciare in ammollo il limone oltre a spremerlo semplicemente. Le fibre solubili potrebbero ammorbidire le feci, facilitandone l’evacuazione.
Sicuramente meno apprezzabile e scientificamente avvalorabile è la presupposta azione terapeutica dell’acqua e limone nei confronti delle patologie metaboliche e infiammatorie. Non è difficile imbattersi in blog o siti nei quali l’acqua e limone sia indicato come rimedio anticancro, antidiabete, antiosteoporosi etc. E’ fondamentale ribadire, a tal proposito l’assenza di qualsiasi evidenza scientifica in materia e di qualsivoglia nesso biologico o biochimico.
Una delle applicazioni più interessanti dell’acqua e limone è sicuramente quella antiossidante. La ricchezza di Vitamina C di questo frutto, infatti, dona alla bevanda indiscusse proprietà antiossidanti che potrebbero essere efficacemente potenziate dall’infusione in acqua calda della buccia di limone. I principi attivi così estratti rafforzerebbero le difese antiossidanti del nostro organismo, rendendolo più resistente all’attacco delle specie reattive dell’ossigeno. Questa proprietà è alla base anche della tanto apprezzata proprietà antiaging.
Occorre infine ricordare come in taluni casi il consumo eccessivo di acqua e limone potrebbe facilitare l’insorgenza di disturbi gastro-enterici. Particolare cautela dovrebbe essere adoperata anche in chi assume terapie farmacologiche. In diversi casi, infatti, gli agrumi potrebbero interferire con la normale attività di questi farmaci.