5 alimenti da mangiare crudi
Lo sapevate che certi alimenti perdono molte delle loro proprietà durante la cottura? Scopriamo insieme quali sono i 5 cibi migliori…
Annoverato tra i superfoods, l’amaranto ha gradualmente conquistato il mondo della nutrizione per alcune caratteristiche che lo rendono quasi unico nel suo genere. Scopriamo 5 motivi per cui sceglierlo:
1. E' senza glutine: l’amaranto non presenta tra le sue proteine la frazione glutinica, risultando pertanto naturalmente indicato nei soggetti celiaci, e generalmente più tollerato a livello intestinale.
2. E' ricco di fibre: 100 g di amaranto presentano all’incirca 7 g di fibre, un contenuto più che triplo rispetto ad altri cereali come il riso. L’elevato contenuto di fibre lo rende un toccasana per l’intestino dove, oltre a migliorarne la motilità, contribuisce a ripristinare una flora intestinale adeguata. Le stesse fibre ne migliorano sensibilmente l’impatto metabolico e in particolare glicemico, rendendolo quindi molto adatto nel soggetto diabetico.
3. E' ricco di proteine: con ben 13,5 g di proteine per 100 g, l’amaranto è tra i cereali più ricchi in proteine. Inoltre anche il profilo aminoacidico, con un’adeguata presenza di Lisina, solitamente assente nei cereali, risulta decisamente equilibrato e pertanto completo dal punto di vista nutrizionale.
4. E' ricco di potassio: la quantità di potassio è cinque volte superiore rispetto agli altri cereali, pertanto l'amaranto è fonte preziosa di questo minerale e di altri minerali come ferro, calcio e magnesio.
5. E' ricco di vitamine del gruppo B, preziose per ottimizzare l’uso metabolico di questo cereale.
Per rispondere al meglio a questa domanda, qui di seguito riportiamo i principali valori nutrizionali dell’amaranto.
Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile:
Energia (kcal): 371
Acqua (g) 11,2
Proteine (g): 13,5
Lipidi (g): 7
Carboidrati disponibili (g): 58,5
Zuccheri solubili (g): 1,6
Fibra totale (g): 6,7
Un po' come gli altri cereali a chicco, anche l’amaranto si presta in ambito culinario alla preparazione di diverse portate: insalatone, minestre, primi piatti e contorni.
In questo caso, tuttavia, è bene ricordare che dopo la cottura, generalmente abbastanza lenta, l’amaranto quasi raddoppia il suo peso da secco.
Inoltre l’amaranto può essere impiegato anche come chicco soffiato, nelle colazioni piuttosto che sotto forma di farina, nella preparazione di prodotti da forno sia dolci che salati.