5 alimenti da mangiare crudi
Lo sapevate che certi alimenti perdono molte delle loro proprietà durante la cottura? Scopriamo insieme quali sono i 5 cibi migliori…
Se è vero che la dieta gioca un ruolo chiave nel controllare i livelli di colesterolemia, è importante considerare che ben l’80% del colesterolo totale presente nel nostro sangue è legato alla produzione endogena. Ed è qui che trovano impiego molti farmaci e integratori destinati a controllare i livelli di colesterolo.
Tuttavia la dieta, oltre a influenzare quella restante quota, potrà incidere sulla produzione endogena, modulandone le concentrazioni ematiche.
Tra le più importanti raccomandazioni per l'alimentazione quotidiana ci sono:
- limitare il consumo di alcol e bevande zuccherate;
- limitare il consumo di zuccheri semplici;
- limitare il consumo di carne grassa;
- preferire il consumo di pesce;
- preferire il consumo di cereali integrali, piuttosto che di alimenti raffinati;
- assumere almeno due porzioni di frutta e due di verdura ogni giorno;
- utilizzare quotidianamente grassi buoni, come quelli derivanti dalla frutta secca o dall’olio extravergine di oliva.
Il consumo abbondante, o meglio eccessivo, dei formaggi può contribuire sensibilmente all’incremento dei livelli ematici di colesterolo. Senza necessità di demonizzarli, i formaggi si possono consumare in maniera oculata e responsabile.
Le principali società scientifiche raccomandano il consumo di circa 2 porzioni a settimana di formaggio fresco.
Secondo i dati ufficiali ecco la lista di formaggi a minor contenuto di colesterolo:
- ricotta di pecora e ricotta di vacca, con 45-50 mg di colesterolo per 100 g;
- mozzarella di vacca, di bufala e feta con 55 mg di colesterolo per 100 g;
- crescenza e fiordilatte con circa 60 mg di colesterolo per 100 g.
Tra i più ricchi invece:
- Grana Padano, Parmigiano, Brie e Pecorino romano: tutti con una quota che supera i 90 mg di colesterolo per 100 g di prodotto.