Miele: proprietà e benefici

Impiegato da secoli sia in ambito culinario che medico, il miele è uno degli alimenti più nobili e antichi che l’uomo conosca. Si tratta di una sostanza prodotta dalle api che si nutrono del nettare e delle secrezioni linfatiche di fiori e alberi. Un processo di produzione alquanto complesso in natura che viene ottimizzato dagli apicoltori attraverso apposite tecniche. Se la sua dolcezza è ben nota a grandi e piccoli, non tutti conoscono le sue caratteristiche e i benefici che può apportare se consumato nelle giuste dosi.

Caratteristiche nutrizionali del miele

Il miele è costituito per circa l’80% da zuccheri e fornisce in media 300 Kcal per 100 g di prodotto.

Le vitamine sono presenti solo in piccole quantità, mentre gli zuccheri che lo compongono sono chimicamente diversi e vanno dal glucosio al fruttosio, saccarosio, maltosio, raffinosio fino al melezitosio.

Pur trattandosi di zuccheri semplici, quindi, presentano delle strutture più complesse e diversificate rispetto al comune zucchero da tavola.

Non solo dolcificante, il miele va considerato un vero e proprio alimento grazie alla presenza di enzimi come le amilasi, le catalasi e le isomaltasi, acidi organici come ad esempio il lattico, il malico e il butirrico, sostanze azotate come la leucina, la lisina e la prolina, provitamina A e tracce di minerali.

I benefici del miele

Proprio per questa sua complessità biologica e nutrizionale, il miele è molto apprezzato anche in ambito dietoterapico (ovvero del trattamento di prevenzione o cura di malattie attraverso un'alimentazione adeguata).

Recenti evidenze scientifiche dimostrano l’utilità del miele:

- nel contrastare lo stress ossidativo, aumentando lo scudo protettivo del nostro organismo;

- nel ridurre il dolore premestruale, alleviando la sintomatologia in caso di dismenorrea e sindrome premestruale;

- nell’alleviare la tosse e l’infiammazione delle alte vie respiratorie, sia nei bambini che negli adulti.

Miele VS zucchero

Nonostante lo zucchero sia il dolcificante più venduto e utilizzato in ambito industriale, non regge assolutamente il confronto con il miele dal punto di vista nutrizionale.

Oltre ad avere un maggior potere dolcificante, il miele subisce meno processi di raffinazione rispetto allo zucchero, non è costituito solo da monosaccaridi o disaccaridi e presenta una complessità biologica legata alla presenza di numerose sostanze bioattive che, seppur presenti in piccole tracce, lo rendono un alimento a tutti gli effetti.

Quale miele scegliere e quanto utilizzarne

A seconda dei fiori o degli alberi dai quali le api si nutrono, è possibile trovare in commercio numerosi tipi di miele, caratterizzati da proprietà organolettiche diverse.

Tra i più apprezzati vi sono il miele di acacia, di castagno, di eucalipto, di girasole, di millefiori, di sulla e di tiglio.

Alcuni sono più indicati per accompagnare formaggi o piatti salati come ad esempio il miele di eucalipto, castagno o girasole, mentre altri sono perfetti per arricchire la colazione o la merenda, come quello d’acacia o di millefiori.

Per quanto sia un alimento nobile, tuttavia, non bisogna assolutamente abusarne visto l’altissimo tenore di zuccheri.

Uno o al massimo due cucchiaini a colazione sarebbero più che sufficienti per addolcire le nostre giornate.

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