Zuppa d'orzo verdure e curcuma
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Hordeum volgare, questo il nome botanico dell’orzo che lascia immaginare la sua tenacia, e la capacità di adattarsi a vari climi, territori e conseguenti disponibilità di acqua. La parte commestibile di questa pianta sono i chicchi ottenuti dalla lavorazione delle cariossidi.
In base alla lavorazione possiamo distinguere:
• Orzo integrale: non subisce processi di raffinazione e pertanto preserva un elevatissimo contenuto di fibre. Proprio per queste caratteristiche necessità di un adeguato ammollo in acqua prima della cottura e, successivamente, di una lunga cottura.
• Orzo decorticato: in seguito a un parziale processo di raffinazione perde la cuticola più esterna, divenendo pertanto più gestibile dal punto di vista culinario. Si riduce tuttavia il contenuto di fibre e quello parziale di alcuni minerali.
• Orzo perlato: dopo un processo di ulteriore raffinazione, perde tutte le fibre divenendo sovrapponibile per caratteristiche nutrizionali al riso.
Le caratteristiche nutrizionali, e in particolare il tenore di fibre e minerali, varia molto a seconda del tipo di orzo.
Per esempio l’orzo perlato fornisce per 100 g di prodotto secco:
- 319 kcal;
- 10 g di proteine;
- 1.4 g di lipidi;
- 70.5 g di carboidrati;
- 9 g di fibre;
- 123 mg di potassio;
- 14 mg di calcio;
- 0.7 mg di ferro.
Il contenuto di fibre per l’orzo integrale sale invece fino ai 15 g per 100 g, così come il contenuto di ferro che sale a 6 mg, quello di potassio che tocca i 500 mg e quello di calcio che arriva a valori doppi.
Come è facilmente immaginabile, gran parte delle proprietà benefiche dell’orzo sono riconducibili soprattutto a quello integrale.
È proprio il contenuto di fibre e di antiossidanti a donare le virtù benefiche a questo cereale, a questi si trovano tra il germe e la cuticola che purtroppo vengono persi durante i processi di raffinazione.
Assunto in maniera appropriata, l’orzo integrale:
- migliora la salute intestinale, fornendo fibre preziose per nutrire i batteri del nostro intestino;
- contribuisce, in una buona dieta, ad abbassare il livello di colesterolemia grazie alla presenza di sostanze, note come betaglucani, in grado di ridurre l’assorbimento intestinale di questo nutriente;
- preserva l’equilibrio glicemico, se assunto come alternativa alla pasta, al pane o ad altri prodotti raffinati;
- aiuta a calmare l’appetito rendendo più tollerabili le diete ipocaloriche.
Dovremmo tuttavia ricordare come lo stesso apporto di fibra costituisca una controindicazione al consumo in presenza di patologie come diverticoliti o malattie infiammatorie intestinali in fase acuta.
Esistono tantissimi modi per consumare l’orzo.
Per quanto riguarda l’orzo integrale, il modo migliore per prepararlo è sotto forma di minestre o insalate. In questo caso, associandolo a delle proteine, legumi, carni bianche o pesce magro, potrebbe costituire un pasto completo di assoluto rilievo nutrizionale.
Non dimentichiamo poi le bevande come caffè o decotti che sono ideali per esaltare alcune proprietà dell’orzo.