One-pot di riso
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Il riso è uno dei cereali più antichi e diffusi. Scientificamente noto come Oryza sativa, è una pianta erbacea il cui frutto secco prende il nome di carosside.
La pianta del riso nasce originariamente nel territorio asiatico, in particolare nella Cina orientale: sono proprio i cinesi e gli indiani a scoprirne i benefici nutrizionali e ad iniziarne la coltivazione.
Dall’Estremo Oriente al resto del mondo la diffusione è rapida e il riso giunge così anche in Italia, importato probabilmente dai mercanti veneziani.
Il bacino principale di coltivazione del riso nel nostro paese è rappresentato dall’area veneto-lombarda, seguita da quella toscana ed emiliana, e si colloca fra i primi posti nella produzione europea di questo cereale.
Ogni chicco ha le sue qualità organolettiche e nutrizionali, ecco la descrizione delle principali.
In base alla forma del chicco di riso possiamo distinguere queste tipologie, con diverse caratteristiche culinarie:
In base ai processi di lavorazione, invece, il riso si definisce:
Se consideriamo che solo in Italia ad oggi sono elencate circa 150 varietà di riso, possiamo immaginare quanto siano numerose quelle esistenti in tutto il pianeta.
Le stime parlano di oltre 3000 varietà coltivabili di riso, ognuna delle quali presenta caratteristiche uniche, dall’aroma alla consistenza, dal colore ai valori nutrizionali.
Con valori medi di circa 80-85 g di carboidrati per 100 g di prodotto e con circa 7 g di proteine ogni 100 g, il riso rappresenta la base dell’alimentazione per quasi la metà della popolazione mondiale.
Le differenti varietà di riso non in realtà piuttosto simili da un punto di vista nutrizionale. ciononostante ogni chicco si presta a preparazioni e usi specifici.
Analizziamo le principali varietà: