Cesare Battisti
Spesso la personalità di un cuoco è simile al suo modo di fare cucina e la cucina di Cesare Battisti è schietta, diretta, genuina e di sostanza. Milanese da molte generazioni, Cesare Battisti è riuscito a creare un’oasi di pace e sostenibilità in una delle zone di maggior fermento di Milano: il suo Ratanà, situato in un edificio storico di fine Ottocento e sede della Fondazione Riccardo Catella, è uno spazio verde e fuori dal tempo, che irradia energia positiva sotto i grattacieli futuristici di Porta Nuova. Da sempre paladino del territorio, non si è mai fatto trasportare dalle mode, ma è rimasto fermo sulle sue - giuste - convinzioni: materie prime del territorio scelte personalmente, piccoli produttori, stagionalità, sostenibilità, tutela delle tradizioni come forma di rispetto per la cultura antica e contadina in cui affondano le nostre radici. Tra i suoi piatti di culto ci sono i mitici mondeghili, polpette da aperitivo di tradizione milanese, il risotto con ossobuco, il carpaccio di fassona piemontese, il vitello tonnato e i risotti con le verdure di stagione. In ogni piatto si individua il culto della materia prima, la nettezza dei sapori e la capacità di suscitare ricordi d’infanzia sopiti nella memoria. Da ottobre 2016, Battisti è membro del Consiglio Direttivo e Segretario Generale degli “Ambasciatori del Gusto”, associazione senza scopo di lucro presentata al MIPAAF (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) nata con lo scopo di rappresentare e valorizzare in tutto il mondo l’identità enogastronomica italiana.