Come cucinare il granchio blu e salvare gli spaghetti alle vongole di Natale

Chi l’ha detto che il granchio blu è cattivo? Sicuramente non in cucina! Ha un gusto buonissimo e può diventare protagonista in tavola per squisiti primi piatti e altre preparazioni (a prezzi contenuti)! Anzi, cucinarlo in quantità aiuta a salvare diverse specie (in particolare le vongole), preda facile di questa specie di granchio che ha invaso i nostri mari.

Come cucinare il granchio blu e salvare gli spaghetti alle vongole di Natale

Protagonista delle cronache estive, il granchio blu è diventato negli ultimi mesi il nemico pubblico numero uno dei mari. La specie aliena arrivata sui cargo provenienti dall’Atlantico è tuttavia un crostaceo molto apprezzato in diverse culture: gli americani lo mangiano con gusto, i cinesi ne fanno scorpacciate, solo per dirne alcuni. E noi? Ci dobbiamo ancora prendere un po’ le misure, ma abbiamo scoperto che per quanto sia un po’ cattivello come carattere, è tuttavia buono in cucina. E siccome il piccolo Grinch dei mari è parecchio vorace di vongole, più sappiamo come cucinarlo e meglio è, in modo da salvare gli spaghetti alle vongole della vigilia di Natale!

Ebbene sì, il granchio blu è buono

Per quanto giustamente odiato dai pescatori e dagli allevatori di cozze e vongole, il granchio blu è un buon ingrediente per la nostra cucina. Peraltro, proprio perché il consumo è una delle contromisure indicate per combattere questa specie aliena, senza predatori nei nostri mari, il prezzo di vendita in pescheria è relativamente basso e si aggira intorno ai 10€ al chilo. Un buon motivo per comprarlo, a cui si aggiunge il fatto che tutto sommato è di facile preparazione. Un po’ meno facile spolparlo, ma basta un po’ di pazienza e in fondo non è nulla che possa spaventare gli appassionati di crostacei, che già più volte hanno combattuto con astici, aragoste e canocchie.

Spoiler, una volta cotto diventa rosso

Si può sia bollire che tuffare direttamente in casseruola, ma prima partiamo da qualche consiglio base. Per prima cosa in pescheria compriamo granchi blu di buone dimensioni, che sono più facili da spolpare, e soprattutto acquistiamoli solo se sono ancora vivi. Sarebbe buon uso buttarli in pentola da vivi, come nel caso di astice e aragosta, ma si comprende chi voglia compiere prima un atto di misericordia. Non dimenticate di dargli una lucidata prima di cucinarli: sciacquateli bene sotto acqua corrente per togliere residui di sabbia o alghette e passateli anche prima con un panno.
In ogni caso, vanno buttati in pentola quando già sobbolle, sia nel caso che si cucinino in acqua bollente (solo leggermente salata), sia che scegliamo di cucinarli direttamente in casseruola per esempio con un sugo di pomodoro. Cuociono in 10-15 minuti, a seconda delle dimensioni e non vi spaventate: una volta cotti, diventano rossi.

Come spolparlo?

Per prima cosa, armatevi di un po’ di pazienza. Quindi servono gli strumenti giusti: un coltellino per separare la calotta del carapace, uno schiaccianoci (o la pinza specifica per crostacei, se ce l’avete) per aprire le chele dove si trova il grosso della polpa, un uncino per estrarla da chele e zampette. Un’informazione importante: la parte fibrosa sotto il carapace non si mangia, mentre la polpa nella parte sottostante, dove sono attaccate le zampette, è una delle parti più pregiate, insieme a quella delle chele. Attenzione: quando spaccate le chele rimuovete bene tutte le schegge delle stesse.

Questione di adattamento: le ricette con il granchio blu

In attesa di avere un vero e proprio ricettario, quello che possiamo dire è che il granchio blu può essere utilizzato di diritto in tutte le ricette già esistenti che prevedono il granchio più diffuso, che normalmente è il King Crab. Inoltre possiamo adattare la presenza di questo simpatico crostaceo in alcune ricette dove tradizionalmente si trovano come protagonisti le canocchie, gli astici, le aragoste o gli scampi. Anche nel caso di una classicissima pasta con i frutti di mare si può inserire un simpatico granchietto: uno in cima su ogni piatto e l’effetto wow è assicurato.

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