Caffè cremoso: come preparare un caffè a regola d'arte con la moka napoletana
Presentazione
È vero, il caffè con la moka ormai lo fanno in pochi. Tutta colpa del ritmo di vita frenetico, che ci ha disabituato a sentire quella frase così italiana e così accogliente: “È uscito il caffè”. Le macchine automatiche per l’espresso hanno semplificato tutto, basta una cialda o una capsula, e il gioco è fatto. Tuttavia la magia della moka napoletana, e del suo profumo, è un’altra storia.
L’amore per il caffè a Napoli diventa un vero e proprio culto. Il famoso “oro nero” nella città partenopea è un rituale che va consumato in tazzina, rigorosamente in porcellana spessa. Dev’essere caldo e accompagnato dalla sua cremina zuccherata.
Questo semplice gesto è entrato a far parte della quotidianità napoletana nel lontano Settecento, grazie a Maria Carolina D’Asburgo che ne sfatò la cattiva fama - il clero riteneva, infatti, che la miscela nera fosse una bevanda del diavolo, e che portasse sfortuna a causa del suo colore. La regina, che sposò Ferdinando IV di Borbone, diede la grande spinta all’uso del caffè sulle tavole napoletane. Conquistò in poco tempo tutta la popolazione, senza distinzioni tra le classi sociali. Così, dagli inizi dell’800, comparvero per le strade di Napoli i caffettieri ambulanti, che percorrevano tutta la città con i recipienti pieni di caffè, zucchero e tazze.
Come fare il caffè con la moka napoletana
Il caffè con la moka è un rituale più che una bevanda. Ci obbliga ad aspettare qualche minuto, a rilassarci e a sentirne il suo inconfondibile odore.
Ingredienti
- 4 cucchiaini di caffè
- Acqua q.b.
- 1 cucchiaino di zucchero bianco
Procedimento
Iniziate a riempire il serbatoio d’acqua. Copritelo con il serbatoio forato e versateci dentro il caffè in polvere e chiudete. Mettete la moka sul fuoco e, una volta pronto, capovolgete la moka. Con le prime gocce di caffè versatele in un brik per creare una cremina con lo zucchero. Versate nelle tazzine prima il caffè, poi la crema e servite.