Fichi d'india: tutto quello che c'è da sapere per raccoglierli, pulirli e mangiarli
Presentazione
I fichi d’India portano i colori e i sapori dell’estate. Con la bella stagione in arrivo, sapere come sbucciarli e come togliere accuratamente le fastidiose spine, potrebbero essere dei buoni tips da memorizzare. Il segreto è tenere i frutti in ammollo per almeno una buona mezz’ora, cambiando spesso l’acqua con i relativi residui.
I fichi d’India possono essere mangiati come un frutto, ma sono perfetti anche in un frullato o in una confettura. Il loro sapore è dolce, con delle punte di acidità, fresco e dissetante. A tratti ricorda gli aromi della papaya e, in effetti, le sue origini sono tropicali, più precisamente messicane. Proprio lì sono stati a lungo utilizzati dal popolo azteco, che considerava i fichi d’India dei frutti sacri, dal forte valore simbolico. Giunsero in Europa dopo il ritorno delle spedizioni di Cristoforo Colombo, e si diffusero rapidamente in tutto il Mediterraneo, per via del clima favorevole. La produzione italiana di fichi d’India viene principalmente dalla Sicilia, nella Valle del Belice e sulle pendici dell’Etna.
Come raccogliere e sbucciare i fichi d'india
La polpa di questi particolari frutti è di colore giallo-arancio per via dell’elevata quantità di betacarotene contenuta. Con un solo frutto otteniamo un super mix toccasana: vitamine A,B e C, oltre a numerosi sali minerali.
Occorrente
- Un bastone lungo
- Un barattolo di latta
- Scotch
- (oppure una canna e un coltello)
Procedimento
Una volta raccolti I fichi d’India lasciali in ammollo per almeno 30 minuti cambiando l’acqua due o tre volte: in questo modo rimuoverai tutte le spine.
A questo punto puoi servirli come frullato oppure tagliandoli e sbucciandoli come nel video.