È possibile fare la granita in casa? Le migliori ricette e tante fresche curiosità!

Quando il caldo estivo diventa insopportabile, niente batte la freschezza di una granita ben fatta. Tra le soluzioni alla canicola più amate e rinfrescanti, la granita occupa un posto d’onore, anche perché simbolo della cucina italiana. Che sia una granita di caffè con panna, come tradizione siciliana comanda, oppure una granita a base frutta come la granita al limone, questo dessert al cucchiaio vince il caldo con il suo concentrato di gusto e freschezza. E anche se siamo abituati veder roteare le granite nelle apposite macchine da bar, niente paura: si può preparare anche in casa e senza gelatiera.

La granita ha radici profonde nella cultura siciliana, dove è stata perfezionata nel corso dei secoli, fin dal tempo degli antichi romani, che raccoglievano neve dall’Etna e la mescolavano con miele e succhi di frutta. Con il tempo questa pratica si è evoluta e durante la dominazione araba in Sicilia è nata la granita come la conosciamo oggi, anche perché la tradizione del mescolare la neve si andò a intrecciare con la ricetta dell’arabo sherbet, una bevanda ghiacciata aromatizzata (non vi suona come sorbetto?), che venne adattata alla tradizione locale.

Come distinguiamo una granita da un sorbetto? La differenza principale sta nel contenuto di frutta. Nel caso del sorbetto è di solito una purea o un frullato di frutta, che incide sulla ricetta per almeno il 20% del composto: il composto viene poi lavorato come un gelato, ma in questo caso è a base acqua. Poi c'è la classica variante del sorbetto anni Ottanta con l'aggiunta di albume d'uovo per renderlo più cremoso: una vera delizia! Nel caso della granita, si parte da ghiaccio tritato e per aromatizzarlo si utilizzano soprattutto gli sciroppi o comunque ingredienti in forma più liquida (è il caso del caffè). Altra variante è la grattachecca romana, che è un po’ l’antenata dalla granita. Tuttora a Roma è facile imbattersi in chioschi che vendono questa rinfrescante merenda che, a differenza della granita, si prepara espressa, grattando con un apposito strumento un blocco di ghiaccio e creando una sorta di neve, a cui si aggiungono sciroppi e pezzetti di frutta.

Tutto dipende dalla quantità di zucchero, ma di norma la granita è meno calorica del sorbetto, perché contiene di base più acqua. Certamente meno del gelato, che avendo base latte ha anche una quota proteica da mettere in conto. Ovviamente vanno anche distinti i tipi di aromatizzazione che sceglieremo: la granita può essere di frutta, di caffè, di mandorla (e già con la frutta secca saliamo in calorie), ma anche "spiritosa" con basi alcoliche che fanno salire la conta calorica.
Senza contare che, se la nostra fresca granita la mangiamo con una bella brioche col tuppo come fanno in Sicilia, forse dovremmo evitare di pensare alla prova costume... ma in fondo se siamo già in vacanza che cosa ci importa?

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