Fichi d’India: un pieno di dolcezza a fine estate, ma siete sicuri di saperne abbastanza?
Trucchi e segreti per maneggiare i fichi d’India e farli diventare il vostro piacere - quasi - proibito non solo a fine estate, ma per tutto l’anno
È quando l’estate sta per finire che sui cactus iniziano a prendere colore i fichi d’India. Soprattutto nel Sud Italia, dove le loro pale spinose caratterizzano l’ambiente, questi frutti dal sapore dolcissimo diventano il regalo di fine estate che la natura ci fa. Il loro colore che va dal rosso intenso al giallo, passando per l’arancione, è la testimonianza del calore che per tutta l’estate hanno assorbito: più l’estate sarà stata calda, più i fichi d’India saranno dolcissimi. Scopriamo insieme come maneggiarli (non è facile considerando le spine) e come utilizzarli in cucina, dalle insalate ai gelati, passando per la confettura, per conservarne a lungo la dolcezza.
Come raccoglierli… se non siamo pratici, meglio farlo fare a qualcun altro!
Noti anche come “Opuntia” o “pere spine” (inutile spiegare il perché!), sono i frutti di piante cosiddette succulente, ovvero i cactus originari delle regioni desertiche dell’America Latina. Diffusasi soprattutto nel Sud Italia, si sono adattati perfettamente al clima e al terreno, sfruttandone le caratteristiche per dare frutti buonissimi. Ma il detto “non c’è rosa senza spine”, vale anche per i fichi d’India, quindi bisogna essere ben attrezzati per la raccolta (oppure farlo fare a chi è del mestiere). Fondamentali i guanti e una pinza per tirarli via dalla pianta, mai togliere i guanti neanche quando si sbucciano perché quelle spine sono come dei micro-aghi e facilmente si insinuano nella pelle. Per risolvere il problema alla radice, però, molti fruttivendoli hanno la buona abitudine di venderli già sbucciati.
I trucchi fai-da-te per sbucciarli
Se però vogliamo cimentarci nella pulizia, per essere davvero certi della freschezza dei nostri frutti, ricordiamoci che ci sono alcuni passaggi fondamentali. Per prima cosa sciacquiamo i nostri fichi d’India. È buon uso tenerli a bagno almeno per un’ora, in modo che buona parte delle spine cada naturalmente. Quindi sempre indossando i guanti raschiamo la superficie del frutto con un coltello per togliere le spine. Solo a questo punto potremo tagliare le estremità (meglio se comunque usiamo una forchetta), praticare un taglio longitudinale e tirar via la polpa semplicemente rotolando il nostro frutto. Il consiglio è anche di usare un tagliere apposito, per non rischiare che rimanga qualche antipatica spina.
Non esagerare quando si mangiano
Pur essendo pieni d’acqua, di vitamine e poveri di calorie, i fichi d’India sono da un lato un ottimo alleato per la dieta, ma anche un frutto da mangiare con moderazione. Il motivo è che i loro semini sono molto astringenti, un problema soprattutto per chi già soffre di stitichezza, e sono una vera mina vagante per chi ha problemi ai diverticoli. Di contro, la polpa al netto dei semini è perfino lassativa, per cui sarà sufficiente separare i semini dalla polpa per risolvere il problema alla radice: possono tornare utili estrattori o centrifughe, oppure anche banalmente uno schiacciapatate. In ogni caso, il consiglio è di non esagerare, non superando la quota di 1-2 frutti al giorno.
Come prolungare il loro gusto dolce per l’inverno
Da crudi sono un ottimo dessert o uno spuntino rinfrescante. Ugualmente, come si diceva, con l’aiuto di una centrifuga o un estrattore, se ne può godere l’ottimo succo in modalità spremuta. I fichi d’India sono buoni anche se aggiunti a un’insalata, per un tocco rinfrescante e agrodolce. Per prolungarne il gusto anche dopo la fine della stagione della raccolta, è un’ottima idea quella di preparare una Confettura di fichi d’India: ottima da spalmare sul pane, per guarnire dolci estivi e crostate e per accompagnare un tagliere di formaggi. In alternativa, i fichi d’India possono essere conservati in freezer: sbucciati e tenuti interi, oppure tagliati a metà e spolverati con un po’ di zucchero a velo, anche congelati conserveranno invariata la loro dolcezza. In alternativa, potrete preparare degli ottimi sorbetti, utilizzando gli stessi dosaggi di quello alle ciliegie e cambiando solo il frutto.