Le 5 pizze più strane del mondo e altre curiosità per il World Pizza Day 2024!

Il 17 gennaio, in occasione di Sant'Antonio Abate, patrono dei pizzaioli e dei fornai, si festeggia la Giornata Mondiale della Pizza

Le 5 pizze più strane del mondo e altre curiosità per il World Pizza Day 2024!

Il World Pizza Day è una ricorrenza istituita nel 2017, quando la pizza, o meglio, “L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” è stata riconosciuta Patrimonio mondiale immateriale dell’umanità dal Comitato Unesco. È ormai un appuntamento irrinunciabile per i tanti amanti di questo piatto, capolavoro di semplicità, qualsiasi sia il condimento, dalla classica marinara alla Margherita, dalla capricciosa fino ad arrivare alla tanto vituperata pizza all’ananas. Considerato tra i cibi più conosciuti e apprezzati al mondo, la pizza è anche e soprattutto tra i più iconici e rappresentativi di una città, Napoli, anche se non tutti sanno che il nome pizza viene piuttosto dal greco “pitta”, che significa focaccia. Banalmente acqua e farina, con un agente lievitante: così si fa l'impasto della pizza, anche se le possibili versioni sono infinite.

Dalle origini alla Margherita

Questo piatto affonda le sue radici nel XVI secolo quando nella città di Napoli venne dato il nome di pizza ad un tipo di pane dalla forma appiattita: come si diceva, un nome che arriva dalla Grecia. Agli inizi del XVII secolo fa la sua comparsa la pizza “mastunicola”: un impasto morbido, condito con basilico, formaggio, strutto e pepe. Si dovrà arrivare alla metà del XVIII secolo per avere la pizza come la conosciamo noi, grazie all’unione tra la pasta acqua e farina e il pomodoro, una sorta di marinara che diventerà popolarissima in tutta Napoli: una livella gastronomica che non farà distinzione né di classe né di censo e che metterà tutti d’accordo grazie alla sua incredibile bontà. E la Margherita? Per quella c’è una data precisa, raccontata dagli storici: nel giugno 1889 il cuoco Raffaele Esposito della Pizzeria Brandi fu convocato alla corte dei Savoia, in quel momento presenti nella Reggia di Capodimonte. A chiamarlo la regina d’Italia, Margherita di Savoia. La sovrana apprezzò particolarmente questa pizza tricolore: con pomodoro, mozzarella e basilico, proprio i colori della bandiera italiana. E inevitabilmente il pizzaiolo napoletano, esperto di marketing ante litteram, diede a questa pizza il nome della sovrana e fu per sempre Margherita!

And the winner is…

La Giornata mondiale della pizza è l’occasione non solo per gustare la nostra pizza preferita nella pizzeria preferita: solo in Italia, sparse su tutto il territorio nazionale, ce ne sono circa 127 mila! Ma se dovessimo fare una classifica dei mangiatori di pizza siamo proprio sicuri che a vincere saremmo noi italiani? La pizza è indubbiamente uno dei prodotti italiani di maggior successo in tutto il mondo, tanto che c'è un paese in cui il consumo è persino più alto che da noi: sono gli Stati Uniti a guidare la classifica mondiale dei mangiatori di pizza, dove la pizza più popolare è la Pepperoni Pizza, che ricordiamo non è con i peperoni, ma con il salamino. Ogni anno il consumo pro capite degli americani si aggira intorno ai 13 kg di pizza, a fronte di un consumo annuo pro capite in Italia di “soli” 8kg, che ci colloca al secondo posto. Ma siamo comunque i primi in Europa.

Da nord a sud, ecco le preferite dagli Italiani

Solo nel nostro Paese, ogni mese, vengono sfornate circa 135 milioni di tonde, ma quali sono le pizze preferite dagli italiani? Senza ombra di dubbio a primeggiare è la Margherita, sia nella versione più semplice e leggera con fiordilatte (favorita al Nord), sia in quella più tradizionale con mozzarella di bufala (chiamata anche bufalina e amata soprattutto al Sud). Una variazione sul tema molto apprezzata è la margherita con prosciutto e funghi. Seguono la capricciosa, la diavola con salame piccante, la margherita con tonno, con o senza cipolla, la pizza bianca senza pomodoro (conosciuta anche come Biancaneve) e la pizza con i carciofini. Semplice e al contempo gustosissima, la marinara è particolarmente apprezzata soprattutto al Sud, grazie al suo condimento senza lattosio a base di pomodoro, aglio, origano, olio, acciughe e olive nere. Ugualmente è stata recentemente riscoperta fra Napoli e dintorni la cosacca, antesignana della Margherita, che al posto della mozzarella prevede una spolverata di formaggio grattugiato. E no, la pizza con l’ananas non è in classifica, almeno non in Italia.

Le 5 pizze più strane al mondo

Siete appassionati di pizza e vi piace sperimentare sapori nuovi, accostamenti arditi e stravaganti? Ecco le 5 pizze più strane che si possono trovare in giro per il mondo (e sul web). Iniziamo con quella che, almeno all’apparenza, rispetta lo spirito “street food” della pizza: il cono di pizza, la cui forma ricorda quella del gelato, facile da mangiare passeggiando, al posto della crema e del cioccolato, ci sono pomodoro e mozzarella. Proseguiamo con qualcosa di decisamente più ardito come la pizza con il canguro: per gustare questa specialità dobbiamo volare in Australia dove la carne di canguro viene servita come topping sulla pizza assieme a pomodoro, mozzarella e una salsa allo yogurt. Sapori decisamente orientali e speziati per la pizza al pollo tandoori: questa volta siamo in India dove il pollo tandoori è molto popolare, tanto da essere utilizzato anche per condire la pizza o come ripieno del cornicione. Torniamo nel Vecchio Continente, precisamente nel Regno Unito, con la pizza breakfast, condita con pancetta, salsicce, uova, pomodori, funghi e persino toast: tutto quello che non può mancare in una vera colazione all'inglese! Terminiamo con la pizza pizza “Moskva” che, contrariamente alla maggior parte delle altre, si deve gustare rigorosamente fredda: il condimento è principalmente a base di pesce come tonno, sardine, sgombro e salmone ma il vero punto di forza consiste nell’abbondante utilizzo di cipolle crude. Che ne dite? Vi va di provarle?

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