Dolci di Carnevale: 35 golose ricette, da quelle tradizionali alle idee più creative (e meno caloriche)!

Il Carnevale, un'esplosione di colori, maschere e pura allegria! E cosa dire delle delizie culinarie che trasformano questo periodo in un vero e proprio spettacolo per i sensi? In ogni angolo d'Italia, i dolci tradizionali italiani sono pronti a stupire grandi e piccini. Ma ora la domanda è: come rendere queste delizie più leggere e poco caloriche?

Dolci di Carnevale: 35 golose ricette, da quelle tradizionali alle idee più creative (e meno caloriche)!

Indovinare quando arriva il Carnevale è come cercare di prevedere quale scherzo riserverà il buffone della festa... ma ora finalmente è arrivato! Ed è giunto il momento di far festa con i colori sgargianti, le maschere misteriose, gli scherzi, le risate contagiose e soprattutto con i tanto attesi dolci di Carnevale!

Inizia il giovedì prima della Quaresima e culmina nel Martedì Grasso, il giorno precedente all'inizio dei 40 giorni di digiuno prima della Pasqua. A Milano, invece, le celebrazioni del Carnevale Ambrosiano iniziano il secondo sabato di febbraio e terminano 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina quello con rito romano.

Ma la magia non si esaurisce qui! Il Carnevale non sarebbe completo senza le ricette di Carnevale che deliziano le tavole di tutta Italia. Ogni regione, con la sua ricca tradizione popolare, regala dolci unici e irresistibili, offrendo un vero e proprio viaggio gastronomico da assaporare!

C'è però un problema che affligge tutti: molti golosi dolcetti sono per lo più fritti! E sappiamo bene che con la frittura non bisogna esagerare .....

In fondo non c'è motivo di essere tristi o pensare di rinunciare a queste delizie che arrivano solo una volta l'anno! È possibile apportare alcune modifiche alle ricette tradizionali per renderle più leggere e scoprire che i dolci al forno di carnevale non soltanto soddisfano le nostre esigenze ma sono ugualmente golosi! Cosa dite, festeggiamo?

Dolci di Carnevale: chiacchiere, bugie , frappe... o cenci?

Iniziamo dalle chiacchiere, il dolce di Carnevale più diffuso, amato e antico della tradizione culinaria italiana! Chi non le conosce? Sono facilmente riconoscibili per la loro forma: delle striscioline leggere e croccanti, una superficie ricca di bolle e cosparsa di zucchero semolato o a velo. Sono ottenute da un semplice impasto fatto di farina, uova, lievito e un bicchierino di liquore

Il termine chiacchiere è il più diffuso in Lombardia e nel Sud Italia, mentre in altre regioni prendono nomi diversi: crostoli in Veneto, frappe nel Lazio, cenci, sprelle; ma la ricetta è una sola o cambia solo il tipo di liquore che viene aggiunto per fare l'impasto: sambuca, vin santo, vino bianco, grappa o marsala, a seconda delle tradizioni regionali.

Con lo stesso impasto, in Piemonte e in Liguria si realizzano le bugie che solitamente hanno una forma differente, tagliata a rombo, ed esistono anche nella golosa variante ripiena alla marmellata o cioccolato. In Sicilia le cassatelle di Carnevale hanno la forma di mezza luna e sono farcite con ricotta di pecora e gocce di cioccolato.

Le chiacchiere hanno solo un difetto: una tira l’altra trascinandovi in un vortice di gusto e sensi di colpa per avene mangiate troppe! Ma c'è un'alternativa light altrettanto golosa, le chiacchiere al forno o le chiacchiere in friggitrice ad aria, fatte con lo stesso impasto ma cotte in modo differente risultano meno caloriche di quelle tradizionali e ugualmente friabili, leggere e golose! 

Fritte o al forno, preparare le chiacchiere è molto semplice e divertente, ma per ottenere un risultato perfetto è importante evitare alcuni errori comuni. Ecco 5 consigli su cosa evitare durante la preparazione delle chiacchiere:

  1. Impasto troppo umido o troppo secco: assicurarsi di seguire attentamente le proporzioni degli ingredienti nella ricetta. Un impasto troppo umido può rendere difficile la lavorazione, mentre un impasto troppo secco può far risultare le chiacchiere meno morbide e dure.
  2. Temperatura dell'olio o del forno: nel caso delle chiacchiere fritte, assicurarsi che l'olio sia sufficientemente caldo prima di immergere le chiacchiere. Un olio non abbastanza caldo può rendere le chiacchiere assorbenti e pesanti. Cercate di mantenere una temperatura dell'olio o del forno costante e fate attenzione a non friggerle troppo velocemente o troppo lentamente. Un'eccessiva velocità potrebbe farle bruciare all'esterno e rimanere crude all'interno, mentre una cottura troppo lenta potrebbe far assorbire troppo olio!
  3. Far riposare l'impasto: l'impasto delle chiacchiere non ha bisogno di lievitare ma farlo riposare è un passaggio fondamentale per permettere agli ingredienti di amalgamarsi correttamente e ottenere chiacchiere più leggere.
  4. Taglio irregolare delle strisce: tagliare le strisce di impasto della stessa dimensione garantisce una cottura omogenea. Al contrario, strisce di dimensioni diverse possono cuocersi in modo irregolare!
  5. Eccesso di farina durante la stesura: è necessario evitare di utilizzare troppa farina durante la stesura dell'impasto, poiché ciò potrebbe alterare la consistenza delle chiacchiere. Basta spolverare il piano di lavoro per evitare che l'impasto si attacchi.

Dolci di Carnevale: tortelli, castagnole, bomboloni, frati e graffe

Tortelli, castagnole, bomboloni , frittelle e frati fritti, 4 dolcetti protagonisti del Carnevale che hanno tutti un denominatore comune: sono degli irresistibili dolci fritti! Chi non li adora?

In particolare i tortelli sono tipicamente lombardi: dei deliziosi bocconcini dolci e fritti ricoperti di zucchero semolato che quando li mangi ti resta tutto sulle dita... difficili da non leccare!

Si ottengono realizzando un impasto di pasta choux simile a quello che si usa per fare le zeppole di San Giuseppe, ma con una consistenza più fluida ideale da prendere a cucchiaiate e friggere in olio caldo. Si ottiene così una pallina gonfia e dorata, cava al centro, che volendo si può riempire con crema pasticcera, crema al pistacchio, crema al cioccolato o con della classica chantilly come se fosse un bignè

Una variante più leggera dei tortelli sono gli sfinci siciliani, fatti con un impasto a base di sola farina, acqua e zucchero, che volendo si può arricchire con uva sultanina.

Diversamente, frittellecastagnole, tipiche dell'Emilia-Romagna e del Lazio, si ottengono da un'impasto più compatto che è possibile modellare con le mani in palline grandi come una castagna! Fritte, risultano piene e morbide dentro, dorate e croccanti esternamente. Prima di rotolarle nello zucchero semolato, si possono farcire con creme o marmellate. 

Il segreto per fare le castagnole al forno perfette è la cottura veloce a 200°C per 10 minuti. Con questo tipo di cottura risultano un po' più bianche ma lasciandole raffreddare leggermente e poi passandole nello zucchero semolato, il gusto e la morbidezza sono molto simili alle classiche castagnone ma con meno calorie!

Bomboloni, graffe napoletanefrati fritti, si preparano tutto l’anno e non solo a Carnevale! Queste deliziose ciambelline fritte di pasta dolce lievitata non sono veloci da preparare perché richiedono una lunga lievitazione, ma fritte e passate nello zucchero semolato danno alla fine una gran soddisfazione!

In alternativa è possibile alleggerire la ricetta cuocendo le frittelle al forno a 180°C in forno statico per 25 minuti oppure a 160°C in forno ventilato, per 15 minuti!

Dolci di Carnevale: pignolata e cicerchiata

Pignolata, tipica della Calabria e della Sicilia e la cicerchiata del centro Italia, sono due dolci di Carnevale molto simili tra loro e ricordano gli struffoli napoletani o i purceddhruzzi pugliesi, che invece solitamente si preparano a Natale. Sono fatti con delle piccole palline realizzate con un impasto di pasta frolla profumata con liquore e scorza di limone, fritte e cosparse di miele o glassa, disposte impilate per formare una pigna o una corona, a seconda delle usanze regionali. 

Come per gli struffoli, è possibile per entrambi i dolci realizzare una variante più leggera, cuocendo al forno le piccole palline, a 180° per 10-12 minuti o comunque fino a corretta doratura. Il risultato finale non è tanto diverso dalla ricetta originale sia per gusto che per consistenza!

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