Menù di Pasqua ispirato alla tradizione

Che sia la colazione o il pranzo, secondo la tradizione Pasqua è un momento di riunione con amici e parenti e condivisione anche a tavola. È la fine della Quaresima, il momento in cui chi ha compiuto il digiuno rituale torna a cibarsi della carne. Fra i classici di Pasqua sulle tavole non manca mai l’agnello o il capretto, simbolo del sacrificio, così come le immancabili uova rappresentano invece la vita.

Soprattutto al Sud Italia la preparazione per Pasqua inizia molti giorni prima. Per chi vuole cimentarsi nei grandi lievitati come la colomba pasquale, perfino con qualche settimana d’anticipo, ma anche la pastiera, il tortano o casatiello (anche in versione csatiello dolce), la crescia al formaggio, richiedono una buona dose di organizzazione preventiva.
Anche perché spesso per tradizione se ne preparano in grandi quantità, allo scopo di regalarli ad amici e parenti. Se a Natale, infatti, ci si scambiano i regali, a Pasqua è tutto un viaggiare di teglie contenenti queste ricette dolci o salate della tradizione. Il risultato? Quasi una pastiera challenge, direbbero i più giovani! 

Tre classici di Pasqua rivisitati da Giovanni

Ma chi l’ha detto che la tradizione deve essere seguita al 100%? La cucina si è evoluta anche grazie a chi giorno dopo giorno innova le ricette portandole a versioni più moderne. Ed ecco che il nostro Giovanni si è cimentato in un menù di Pasqua in tre portate in cui ha rivisto altrettanti classici. Cominciamo dall’antipasto, le mini pasqualine di pasta fillo: qui vediamo la tradizionale torta pasqualina ligure, ripensata in versione quasi finger food, perfetta anche per un brunch di Pasqua.

Proseguiamo con il primo piatto (ma si potrebbe mangiare in piccoli bocconi anche come antipasto), che va a sovrapporsi alla tradizionale frittata di maccheroni, che di rigore nel pic-nic di Pasquetta non può assolutamente mancare (insieme al casatiello, ovviamente!). Giovanni l’ha ripensata mescolando proprio questi due piatti e tirando fuori nientemeno che la pizza di tagliolini, arricchita di salame napoletano e provolone piccante, proprio come il casatiello.

Dulcis in fundo, è il caso di dirlo, chissà se la nonna di Giovanni storcerà il naso vedendo che lui ha ripensato la Pastiera facendola diventare una cheesecake. La differenza fondamentale? La cheesecake pastiera non va cotta in forno!

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