Operazione nostalgia: anche a voi d’estate la nonna preparava queste merende?

Dolce o salata? La merenda vintage della nonna era sempre una delizia (per nipoti rigorosamente sciupati)

Operazione nostalgia: anche a voi d’estate la nonna preparava queste merende?

Astenersi Generazione Z: questo è un articolo per boomer. Uno di quegli amarcord, dedicati a tutti quelli che hanno avuto come migliore amica Susanna (quella del formaggino), che hanno masticato chewing gum a forma di sigaretta, indossato collane di caramelle dai colori pastello, ma soprattutto che sono andati a fare merenda dalla nonna in pomeriggi assolati e pigri e che si sono sentiti dire "quanto sei sciupato". Quando c’era ancora la lira, quando non si cercava la ricetta su internet, quando non si chiamava il delivery e non si mangiavano cibi con nomi inglesi, dal pancake alla cheesecake, dai muffin ai waffle.

Pane e… la merenda dolce!

Il pane è sempre stato il protagonista delle merende, ammesse solo variazioni con focacce o pizze rosse e bianche, a seconda delle regioni. A casa della nonna il carboidrato non poteva mai mancare, al massimo non era proprio fresco di giornata, ma un giro su una padella arroventata e tornava croccante. Cosa metterci sopra? Dipendeva da due fattori: uno, naturalmente, ciò che c’era in casa; la seconda, se la merenda richiesta dall’infante fosse dolce o salata (e la nonna ci accontentava sempre!). Nella top ten delle merende dolci è certamente al primo posto il pane con burro e zucchero, con variante ricotta soprattutto al Sud Italia, sempre con zucchero o con un giro di miele. E se il nipote era davvero sciupato: zabaione! Ovvero ovetto sbattuto, da mangiare facendo la scarpetta con il pane o con i savoiardi.

Pane e… la merenda salata!

Per chi preferiva il salato, nel frigo della nonna immancabilmente regnava almeno un cartoccio di salumi appena affettati. A volte anche di formaggio, ma in alternativa c’era la Susanna con i suoi formaggini… E per chi è cresciuto negli anni Ottanta come non ricordare quei comodi spalmini al gusto prosciutto e le paste d’acciughe che con il burro facevano la gioia di chi amava i gusti forti già dall’infanzia.

Ma anche pane olio e sale regnavano sovrani. Con una strusciata di pomodoro per i buongustai, che già amavano la bruschetta. E che dire dei toast? Quando sono cominciati a entrare nelle case degli italiani i tostapane le nonne non le ha fermate più nessuno!

Gli avanzi d’oro che diventavano panino!

Inutile dire che la nonna sapeva far tesoro anche degli avanzi. Anzi, che la nonna previdente ne cucinava sempre un po’ di più, così poi con il panino di cui sopra diventava anche una comoda e pratica merenda. Dal sugo di pomodoro o ancor meglio il ragù alla bolognese o alla napoletana, che poi diventava merenda facendo semplicemente una sontuosa scarpetta, alle polpette, le parmigiane, le frittate, le cotolette (a Roma le chiamano fettine panate), che da fredde venivano messe nel panino per una merenda da campionissimi.

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