Pancake Day: 10 ricette per festeggiare la frittella più famosa al mondo
Curiosità sull’origine di queste golose frittelle, che si gustano a colazione ma che sono perfette a tutte le ore del giorno, sia dolci che salate
Pancake Day o, come dicono gli inglesi, Shrove Tuesday. Comunque lo chiamiate, è il giorno in cui i golosi di tutto il mondo celebrano queste deliziose frittelle. E se negli Stati Uniti i pancake si gustano a colazione ricoperti da sciroppo d’acero o caramello, nel Regno Unito li vediamo più facilmente accompagnati da uova fritte e bacon. E da noi? Sono arrivati più di recente, spodestando le più note crepes. Ci piace tanto spalmarci sopra qualunque crema dolce: dalle spalmabili al cioccolato a quella di nocciole o pistacchio, dalle marmellate e confetture al miele. E per non farci mancare nulla, una pallina di gelato o una spruzzata di panna montata non ce la mettiamo?
Perché sempre di martedì?
Lo Shrove Tuesday, ovvero il Martedì grasso a base di pancake, non è un giorno scelto a caso. C'è dietro una leggenda, che risale all’Inghilterra del XV secolo, quando, proprio l'ultimo giorno di Carnevale, una signora intenta a cucinare queste frittelle si accorse che stava rischiando di far tardi alla messa. Così, ancora con il grembiule addosso e la padella in mano, si mise a correre per arrivare in tempo in chiesa. E intanto continuava a girare le frittelle da ambo i lati per evitare che bruciassero. Da questo episodio divertente è nato non solo il "Pancake Day" che festeggiamo ancora oggi, ma anche le Pancake Races: vere e proprie gare che si svolgono correndo per strada, padella alla mano, proprio come narra la leggenda.
Non solo. Ai pancake è dedicato anche un festival cinematografico americano, l’International Pancake Film Festival: inaugurato a Chicago nel 2007, ha lo scopo di rendere omaggio, attraverso film amatoriali, a questa deliziosa e morbida frittella.
L’ingrediente “segreto”
Il segreto del successo dei pancake sta nel fatto che sono tanto buoni quanto facili da preparare. Inoltre, soprattutto se mangiati a colazione, danno la giusta carica energetica per cominciare bene la giornata. Non è quindi un caso che siano il simbolo per eccellenza della colazione all'americana: vengono preparati rispettando un diametro di circa 10-15 centimetri e vanno serviti impilati l'uno sull'altro per mantenerli tiepidi. Altro dettaglio non trascurabile, si realizzano con ingredienti che non mancano mai in dispensa, come le uova, la farina e il latte. Ma c'è un ingrediente che fa la differenza e li caratterizza rispetto ai vari cugini diffusi in tutto il mondo: il lievito!
Le origini non sono anglosassoni
Le origini di questa frittella da colazione, infatti, risalgono addirittura all’Antica Grecia. Qui, intorno al 500 a.C., si preparavano le Teganites, a base di farina, acqua, olio, miele e formaggio, cotte su teglia. In seguito arriva una ricetta degli Antichi Romani che si avvicina ancora di più agli odierni pancake. Si tratta delle Alita Dolcia: focaccine preparate con latte, uova, farina e spezie. Fin qui manca il lievito che, come si diceva prima, ha fatto davvero la differenza nella ricetta: fino all'avvento del lievito, infatti, non si può parlare di veri e propri pancake quanto piuttosto di una sorta di crepes, servite più frequentemente in versione dolce.
In giro per il mondo
Se facciamo un giro per il mondo, troviamo altre varianti. Una delle più conosciute sono i fluffy pancake alla giapponese, una versione con albume montato che ricorda un po' la cotton cheesecake un po' un soufflé. Divertente e perfetta per far mangiare la frutta ai bambini la versione olandese, i Pannekoek, che prevede l'aggiunta di fettine di mela all'impasto. Se andiamo in Cina, invece, ne troviamo una versione che è decisamente salata: si chiamano cong you bing e sono uno street food molto diffuso. Effettivamente somigliano più a delle piadine e non hanno uova nell'impasto. E voi come li preferite? In versione salata o dolce?
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