Pizza party: 5 trucchi per risparmiare e divertirsi con la pizza fatta in casa!

Un’abitudine, quella di preparare pane e pizza in casa, che ha preso piede durante il periodo del lockdown ma poi continuata perché, risparmio a parte, a preparare le cose da soli c’è indubbiamente anche una certa soddisfazione. Soprattutto se scopriamo di essere bravi! Ma facendo la pizza in casa si risparmia davvero? La risposta è ovviamente sì, a patto di seguire alcune semplici regole. Ecco i cinque trucchi per una perfetta “pizza home made” che non peserà - troppo - sul budget familiare.

"Chi più spende meno spende", dice l'antico adagio. E anche se qui stiamo parlando di risparmiare cominciamo dal dire su cosa è meglio non lesinare: la farina. Se l'impasto base della pizza prevede di solito l'utilizzo di farina 0, quindi molto raffinata, una volta acquisita un po' di pratica si può "osare" con farine più grezze, che abbiano un W (che non sono i watt, non è mica una pizza elettrica!), ovvero una forza più alta, che consente lievitazioni più lunghe. Sono in commercio anche prodotti specifici per pizza, ma attenzione alle etichette, perché in alcuni casi contengono già lievito, quindi bisogna rispettare bene le istruzioni. Tornando alla questione della spesa, farine con maggiore forza necessitano di più acqua nell'impasto, quindi anche se di base avremo pagato di più la farina, otterremo un quantitativo maggiore di impasto. 

Premesso che le pizze semplici come la marinara, la focaccia alla pugliese con i pomodorini o la fügassa genovese, sono già buonissime di per sé e non hanno bisogno di altri condimenti, se vogliamo preparare una pizza farcita, per risparmiare dobbiamo stare attenti proprio ai cosiddetti topping. In altre parole, a ciò che mettiamo sopra la pizza. L’importante è evitare ingredienti costosi e troppo particolari: per non sbagliare mai preferite sempre prodotti di stagione, che oltre a essere più economici sono certamente più freschi e, soprattutto, gustosi rispetto a quelli fuori stagione.
Inoltre la pizza può essere considerato una specie di svuotafrigo: una pagina bianca per creare con quello che abbiamo da consumare. Senza contare che ci sono ingredienti che di base costano poco e piacciono a tutti, come le patate.

Vero che oggi ci sono prodotti eccellenti sia come basi pizza che come sughi pronti, salse, pesti e altri prodotti che ci aiutano in cucina. Ma è abbastanza naturale che queste siano soluzioni che, per quanto ci facciano risparmiare tempo, sono al contempo un po' più costose: quasi sempre il fai-da-te risulta più economico del "pronto da cuocere". Attenzione anche a prodotti come il fiordilatte, fondamentale per la pizza margherita: non è detto che un prodotto da banco frigo del supermercato sia più economico di quello artigianale che compriamo in bottega. Chiediamo sempre i prezzi e facciamo i confronti prima di organizzare la nostra serata pizza.

Fare la pizza in casa può diventare un'attività sociale e divertente da condividere con amici e familiari. L'idea furba potrebbe essere organizzare un pizza party con gli amici, volendo anche coinvolgendo i bimbi nella preparazione: ognuno può portare i propri ingredienti preferiti e creare la propria pizza personalizzata. Questo non solo riduce i costi per chi organizza la serata, ma offre anche un'opportunità per socializzare e divertirsi insieme.

Niente paura, una volta cotta la pizza si può congelare (lo sappiamo, è difficile credere che avanzi la pizza, ma a volte succede). L'importante è incartarla bene aiutandoci con la carta da forno, che poi naturalmente riutilizzeremo mettendola direttamente nel forno quando dovremo rigenerarla, mettendola direttamente in forno da congelata.
Soprattutto se avete la friggitrice ad aria, ma anche se volete già organizzare la prossima cena, il consiglio è di tagliarla già a spicchi, in modo da poterli cuocere un po' alla volta, in base alle esigenze. Quelli bravi congelano anche l'impasto, in modo da averlo già pronto per il prossimo pizza party, ma in questo caso se volete utilizzarla ricordate di farla passare prima dal frigorifero per almeno 10-12 ore per evitare lo shock termico.

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