Tutti i segreti del poke tradizionale e 3 varianti da fare a casa

Se non lo avete ancora assaggiato, sicuramente lo avete visto! Tutti oramai sanno cosa è il poke (o poké), sono nate anche le "Pokerie" negozi specializzati che preparano e servono solo questa pietanza in ricche e colorate bowl. Ma da dove nasce il poke, quali segreti per prepararlo in casa e che ricette si possono fare?

Tutti i segreti del poke tradizionale e 3 varianti da fare a casa

Bello da vedere e buono da mangiare: il poke (o poké) è una pietanza versatile che da "povero spuntino" è oggi diventato una tra i piatti unici di tendenza che, più di altri, ha saputo incontrare gusti ed esigenze di consumatori sempre più attenti a preferire cibi salutari, preparati con ingredienti freschi e genuini. Negli ultimi anni, il poke è così tanto cresciuto di popolarità da conquistare prima l'America e poi l'Europa, quindi l'Italia. Oramai è scoppiata la poke-mania, a pranzo come a cena!

Il successo del poke è dimostrato dalla nascita di numerose "Pokerie" che lo vendono gustare sul posto o pietanza d'asporto. Inoltre numerosi ristoranti lo propongono nei menù, adattando la ricetta antica del popolo hawaiano, con ingredienti locali.

Ma com'è fatto questo nuovo cibo esotico che ha conquistato il palato anche degli italiani? Qual'è la differenza tra poké e poke-bowl? Scopri qui come è semplice preparare un poke a casa con 3 ricette di Giallo Zafferano!

Cos'è il poke?

"È una pietanza che riesce a unire praticità, gusto e ingredienti salutari che si possono combinare in modo diverso senza stancarti mai!" È forse questo il segreto del poke? Può darsi, sicuramente è una caratteristica molto apprezzata, ma c'è dell'altro!

Poké, nella lingua hawaiana, significa letteralmente "tagliare a cubetti". Il piatto nasce dalla cucina tradizionale dei pescatori che erano soliti consumare in barca uno spuntino a base del pesce appena pescato, tagliato a dadini e condito con sale marino ed essiccato al sole. Per completare il sapore del piatto, aggiungevano le alghe essiccate e una nota croccante con la noce kukui, tostata e schiacciata. 

Più vicino ai gusti occidentali è invece il poke hawaiano nato negl'anni '70, molto diverso dall'originale ricetta: un piatto unico preparato con pece crudo, tagliato a pezzetti e marinato con salsa di soia, salsa shoyu o salsa ponzuche dal sapore agrumato, in base al tipo di pesce utilizzato; unito, ma non mescolato, a riso, verdure, salse e semi. Il tutto servito freddo in una armonia di colori e sapori, con gli ingredienti perfettamente disposti in una pratica ciotola: la bowl!

Il poke anni '70 era preparato in due varianti:

  • Aku poke a base di tonnetto striato
  • He'é poke a base di polpo

Il poke hawaiano moderno ha un gusto esotico più vicino alsushi giapponese, (di cui può esserne una valida alternativa!), con influenze cinesi, coreane e filippine: infatti oltre al tonno e polpo, vengono usati anche pesci differenti come salmone, gamberi, molluschi e seppie. E, tra gli ingredienti principali troviamo salsa di soia, cipolle verdi, olio di semi di sesamo e alghe marine.

Poke o poke bowl: qual' è la differenza?

Come è accaduto a molte pietanze diventate famose nel mondo, anche il poke anni '70 si è evoluto in tante varianti, diventando poke-bowl e ammettendo oltre al pesce crudo anche quello cotto; esistono anche varianti con carne come il nostro poke bowl di pollo o con tofu (o seitan) come il poke bowl vegetariano.

Ma, se nel tradizionale poke hawaiano gli ingredienti principali vengono insaporiti prima del consumo e lasciati a bagno nelle salse. Nella poke-bowl moderne, il pesce crudo o cotto, viene spesso preparato e servito al momento, senza marinatura.

Gli ingredienti poké-bowl

Tra gli ingredienti più apprezzati il tonno, polpo, gamberi, seppie e il salmone, in diverse varianti: cotto, crudo, piccante o in tempura.

Il riso per la base: basmati, riso per sushi, riso rosso, quello integrale o venere.

Le verdure crude: cipolle verdi o quelle Maui, dolci dal forte odore di zolfo, carote, zucchine, tagliate, però, trasversalmente! Sono ammessi anche germogli e semi oleosi. Ma anche:

  • uova di pesce
  • furikake: un mix di pesce e alghe essiccati, con semi di sesamo
  • limu: alghe miste essiccate (nei negozi etnici riuscite a trovare: wakame, nori, kombu…)
  • olio di sesamo
  • wasabi
  • salsa di soia
  • peperoncino piccante
  • funghi
  • fagioli di soia (edamame
  • frutta secca di vario tipo: anacardi, mandorle, noci, pistacchi.

Le versioni più trend del momento, prevedono combinazioni anche con la frutta fresca: avocado, mango, ananas, mela, peperoncini piccanti sott'aceto (Jalapeño), cipolla croccante fritta, cetriolo e coriandolo, cavolo rosso, finocchi, sedano

I poké sono accompagnati e conditi da tre classiche salse, usate anche per marinare il pesce:

  1. la salsa ponzu a base di mirin (sakè dolce), salsa di soia, succo di agrumi, zucchero di canna; facoltativo aceto di riso e peperoncino
  2. la salsa teriyaki
  3. la salsa sriracha, piccante e dal gusto agrodolce, a base di peperoncino, aglio, zucchero di canna e aceto.

Le personalizzazioni sono infinite! Il segreto del successo delle poké bow è proprio la facilità di realizzazione e il mix di consistenze, di sapori e di colori differenti!

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