World aperitivo day: 10 ricette fai da te per fare un figurone!

L'aperitivo è un momento tutto italiano, scandisce le giornate insieme agli altri appuntamenti del giorno: colazione, pranzo, cena! E' entrato di diritto come pausa "drink&food" per aprire lo stomaco prima della vera cena e si declina in modo diverso a seconda delle località! Ha conquistato il mondo e si è meritato una giornata internazionale per celebrarlo: il "World Aperitivo Day". Scoprite tante ricette sfiziose!

World aperitivo day: 10 ricette fai da te per fare un figurone!

Una giornata internazionale per celebrare uno dei riti che più caratterizzano lo stile di vita all’italiana. È il World Aperitivo Day, che cade il 26 Maggio di ogni anno. Per convenzione, l’aperitivo è quel momento della giornata, normalmente dalle 19 alle 21, in cui ci si concede una pausa con una bevanda, sia alcolica che analcolica, e un accompagnamento di stuzzichini. Si chiama così perché serve per “aprire lo stomaco”, in attesa della cena. Anche se risvolti recenti hanno portato l’appuntamento a fondersi con il pasto serale: vedi alla voce apericena.

Aperitivo: una storia tutta italiana

Dalla fine del Settecento a oggi l’aperitivo rappresenta nel mondo il modo di vivere degli italiani: in compagnia, con un bicchiere in mano e stuzzicando qualcosa prima di andare a cena. La storia dell’aperitivo, infatti, inizia più di 200 anni fa a Torino. È legata a doppio filo con la storia d’Italia, dal momento che nasce nel 1786 a Torino quando questa era la capitale del Regno Sabaudo.

Un bicchierino di vermouth con qualche stuzzichino, per aprire lo stomaco prima della cena. Piano piano questo divertente rituale si è diffuso in tutto lo Stivale, diventando un appuntamento imperdibile, specialmente nella cosiddetta Milano da bere. E non solo, perché l’aperitivo è un concetto che ha superato ampiamente i confini dell’Italia ed è una delle parole italiane più conosciute nel mondo, che ben rappresenta l’Italian way of life (il modo di vivere italiano).

Cocktail e drink analcolici: l'importante è brindare

Il vermouth, bevanda attorno alla quale è nato il rito dell’aperitivo, è un vino fortificato, ma nel tempo a caratterizzare questo momento si sono diffusi altri drink, sia alcolici che analcolici. L’invenzione del processo di carbonatura, ovvero l’aggiunta delle bollicine nell’acqua, sempre sul finire del Settecento, ha dato un grande impulso al mondo del bar, con la nascita di molteplici drink analcolici, che nel tempo sono andati a mescolarsi con gli alcolici.

Nel mondo del bere miscelato si definiscono cocktail tutti i drink in cui una base alcolica viene mescolata con altri liquidi, siano essi alcolici che analcolici. Fra i cocktail di maggiore successo, fra i più ordinati all’ora dell’aperitivo, c’è naturalmente lo Spritz, la cui ricetta nasce in Veneto e che diventa una vera e propria bandiera della carbonatura: uno “spritzen”, ovvero una spruzzata di Selz nel vino e il gioco è fatto.

Liquori non-liquori per bere cocktail analcolici senza rinunciare al gusto

E per chi non può o non vuole bere alcolico? Oggi in commercio ci sono molti liquori non-liquori, ovvero con la stessa base gustativa, ma in versione analcolica: gin, whisky, rum solo per fare qualche esempio. Basi non-alcoliche perfette per creare ottimi mocktail, cocktail analcolici.


Un gin analcolico può essere perfetto per un ottimo Gin Tonic, un simil-rum ottimo in un Mojito o un Rum&Cola e anche quasi-whisky con la Cola si sposa particolarmente bene.

Cocktail e food pairing

Il Food pairing, cioè l’abbinamento fra cibo e drink, è un concetto moderno, anzi modernissimo. Eppure gli stuzzichini per accompagnare l’aperitivo sono storia antica. Fondamentalmente, soprattutto nel caso degli alcolici, mettere qualcosa sotto i denti è necessario per non bere a stomaco vuoto. Come minimo ci vogliono olive, patatine, noccioline, tarallini, ma oggi ci sono perfino bar che fanno veri e propri percorsi di degustazione drink e food.

Soprattutto quando si bevono bevande con le bollicine, sia un prosecco che un cocktail come lo Spritz o il Gin Tonic, i cibi fritti sono uno dei classici consigli di abbinamento: le bollicine “sgrassano” e puliscono il palato, così il pairing è perfetto.

Viva i finger food

A meno che non sia dichiarato che si tratta di un “apericena”, non deve essere un vero e proprio pasto, basta qualche stuzzichino per accompagnare la bevuta. Ci sono molti modi gustosi, però, per non limitarsi a noccioline e olive. Per questo viene in soccorso il concetto di finger food (o di tapas, se vogliamo dirla alla spagnola): va bene qualsiasi ricetta, purché sia presentata in piccole porzioni, magari aiutandosi con bicchierini, piattini, ciotoline, cocottine e cucchiai da aperitivo. Chi l’ha detto, per esempio, che l’insalata russa deve essere servita in una insalatiera?

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